CoBiS

IL PROGETTO LINKED OPEN DATA

Il CoBiS, Coordinamento delle Biblioteche Speciali e Specialistiche dell’Area Metropolitana Torinese, è stato istituito il 18 giugno 2008 con lo scopo di creare una rete condivisa per l’aggiornamento professionale e il miglioramento del servizio all’utenza. E’ attualmente costituito da 66 Biblioteche. In particolare è interesse del CoBiS la collaborazione tra le differenti realtà documentarie a vantaggio di un migliore servizio per le Istituzioni e il pubblico a livello cittadino, regionale e nazionale.

Il progetto CoBiS LOD nasce nel 2015 con l’obiettivo di applicare le tecnologie Linked Open Data per fornire un punto di accesso unico ai cataloghi delle biblioteche. Il progetto implementa gli standard di interoperabilità raccomandati dal W3C per lo sviluppo del Web semantico: i dati bibliografici sono pertanto resi interoperabili non solo tra di loro, ma anche nei confronti della Linked Open Data cloud.

I cataloghi delle 13 biblioteche che aderiscono al progetto sono eterogenei sotto molteplici punti di vista: software di catalogazione, modalità di accesso e formati di estrazione dei dati, standard di catalogazione e authority file. In un simile contesto di data integration particolarmente sfidante, i Linked Data rappresentano una soluzione efficace, essendo una tecnologia nata proprio per favorire l'interoperabilità tecnica e semantica tra fonti dati di natura diversa. Grazie all'implementazione di determinate tecnologie (come il paradigma RDF) e best practices (tra cui l'adozione di ontologie di descrizione standard) l'architettura LOD del progetto ha rimodellato i cataloghi eterogenei delle biblioteche nella forma di un unico knowledge graph che svolge la funzione di sovrastruttura: in altre parole, i dati sono estratti dai cataloghi locali e mappati in un'ontologia di dominio che li rende interoperabili tra di loro e interrogabili tramite un unico punto di accesso.

La trasformazione in Linked Data rende i dati del CoBiS interoperabili non solo tra di loro, ma anche nei confronti di tutte le fonti esterne che utilizzano gli standard LOD raccomandati dal W3C. Le tecnologie Linked Data si stanno affermando sempre di più nel mondo dei beni culturali, rispondendo alla crescente necessità di adottare strategie comuni di condivisione e valorizzazione dei patrimoni, e soprattutto di sfruttare l'architettura capillare del Web per costituire una rete di conoscenza distribuita. Diverse istituzioni hanno iniziato ad aprire i propri cataloghi, a renderli accessibili in rete tramite standard di interoperabilità (come SPARQL), collegando e arricchendo il contenuto informativo di diverse fonti distribuite nel Web.

Grazie all'interlinking, ovvero alla creazione di allineamenti tra le risorse del CoBiS e quelle presenti in banche dati esterne, il portale del CoBiS è oggi in grado di esporre un "catalogo aumentato": le pagine degli autori (e progressivamente anche quelle delle opere) visualizzano informazioni provenienti da fonti esterne (come VIAF, Wikipedia, Internet Archive e Wikidata) grazie a un processo di acquisizione dati automatizzato eseguito in tempo reale, che consente di ampliare il contenuto informativo iniziale del catalogo del CoBiS.

Questa struttura consente al "catalogo aumentato" di migliorare automaticamente nel tempo, avvantaggiandosi del progressivo aumento del numero e della qualità di dati e risorse open disponibili online, che il portale è in grado di incorporare in tempo reale. Il collegamento con fonti esterne e l'interazione con le community online costituiscono quindi il presupposto non solo per arricchire il catalogo, ma anche per eseguire query SPARQL federate, interrogando contemporanemente diverse fonti distribuite nel Web per acquisire informazioni provenienti da domini diversi rispetto a quello bibliografico (per esempio, dati biografici sugli autori o dati georeferenziati) e sviluppare strumenti innovativi di data visualization o nuove modalità di accesso al catalogo aumentato.

Dal 2016 al 2022 il partner tecnico del progetto è stato Synapta Srl, che nel corso del 2022 ha passato il testimone a Regesta.exe Srl.

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